martedì 14 luglio 2015

LUIGI E VINCENZO, IL CORTO VINCE AL FESTIVAL MAREMETRAGGIO

Storia di due uomini che si amano da più di 30 anni
ll  corto di Giuseppe Bucci – interpretato da Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo – vince come miglior cortometraggio, premio “ShorTS ilPiccolo”, al prestigioso Festival Maremetraggi.

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In Italia, oltre a Maremetraggio, Luigi e Vincenzo ha vinto il Florence Queer Festival, ilCorto Imola Festival, secondo al Gender DocuFilm Festival (Gay Village Roma), premio Migliore soggetto originale al Sorridendo Festival Cinecitta’, premio al Pompei cinema Festival per i due protagonisti ed è in selezione per la nomination al David di Donatello 2014.

"Voi froci mi fate schifo, dovete morire" accade a Piacenza

Due ragazzi gay sono stati aggrediti durante un festival in provincia di Piacenza,uno di loro è un attivista di Arcigay.


"Ieri sera ero con alcuni amici all'Orzorock, un festival rock nel piacentino. Verso fine serata io e alcuni amici siamo seduti con dei ragazzi di Gragnano. Un ventenne di fianco a me, LT, appena capito il mio orientamento sessuale inizia a ricoprirmi di insulti". "Frocio di merda, voi froci mi fate schifo, dovete morire, vattene", sono gli insulti che il ventenne ha rivolto a Bombini secondo quanto da lui stesso riferito.
"Io gli rispondo ironicamente, mentre un mio amico non la prende allo stesso modo - continua la testimonianza che l'attivista ha affidato al suo profilo su Facebook -. Inizia una discussione tra i due. Alzano la voce e si avvicina un amico del ventenne, PG, che mi spinge a terra e tenta di colpirmi. Si avvicinano altri due ragazzi a noi, ne segue un tentativo di pestaggio al quale nessuno di noi risponde, al grido di "vattene, frocio di merda" vengo bersagliato da tre ragazzi. In pochi minuti ci allontaniamo e gli aggressori si ritirano verso gli stand del festival" .


"Come attivista e come persona impegnata non posso sottrarmi dall'intraprendere le azioni necessarie - conclude Bombini, annunciando la denuncia alle autorità -. L'odio e l'ignoranza sono prodotti della inadeguata azione educativa delle famiglie e delle scuole. E ancora dobbiamo assistere a raduni come il family day che giustificano e fomentano la discriminazione, impedendo azioni di informazione e formazione sulle tematiche LGBT. Non sono più disposto a tollerare. Con buona pace di chi vuole buonisticamente cercare un dialogo con gli integralisti cattolici e i criptofascisti di questo paese".
Bombini conclude il suo racconto allegando un'esplicita immagine di uno status pubblicato da uno dei suoi aggressori, sempre su Facebook: "Ditemi ancora di essere aperto di mente e di non avercela con i froci - scrive LT - che vi butto giù dal ponte di Trebbia".

sabato 2 maggio 2015

Good as you di Miscione

Presentato al Blah Blah di Torino  il trailer del cortometraggio “Good As You”.che racconta la storia di una giovane coppia gay, Emanuele e Nick.



“Con questo corto vogliamo sensibilizzare tutti, omosessuali e non – spiega Miscione -. Vogliamo dire agli omosessuali, ma anche a chi subisce discriminazioni per la propria provenienza o religione, che la diversità non è una ricchezza e un valore che fanno parte della vita. Per questo nessuno deve sentirsi “sbagliato”. “Good As You” dice a tutti quelli che vedono l’omosessualità come una malattia: Non sono malato, sono ‘buono’ come te!”

Il corto sarà visibile a breve su Gay.it in esclusiva web

Clicca qui per visualizzare il trailer!

La Rai censura il bacio gay sul palco del Concerto del Primo Maggio


Durante il concerto del Primo Maggio a Roma, sarebbero dovute salire sul palco due coppie gay, due lesbiche e due etero, insieme agli Stato Sociale, per scambiarsi un bacio a simboleggiare l'uguaglianza dell'amore. Ma al momento di salire sul palco, la Rai ha cambiato idea, niente bacio in TV.A denunciare il dietro front della TV pubblica è Flavio Romani, presidente di Arcigay, che si trova in questo momento proprio nella piazza dell'evento. “Le coppie - riferisce Romani - erano già nel retropalco e avevano già firmato le liberatorie di rito quando l’organizzazione ha comunicato loro che la Rai non intendeva mandare in onda quel contenuto essendo la trasmissione ancora in fascia protetta”


“Una censura insensata, che tratta l’omosessualità come una cosa oscena, impresentabile. Un atteggiamento inaccettabile, che nella tv pubblica, quella pagata anche con le tasse delle persone gay e lesbiche, rende invisibile un pezzo di Paese, proprio sul palco del Primo Maggio dove la parola diritti dovrebbe avere un significato particolare. Chiediamo ai vertici delle sigle sindacali, che organizzano la manifestazione, di prendere le distanze pubblicamente dall’atto discriminatorio della Rai”, conclude Romani.

da gay.it

venerdì 29 novembre 2013

DIFENDERE L’AMORE, COMBATTERE I RIMPIANTI

La Mazzantini racconta in chiave universale la storia impossibile tra due gay

Avremo mai il coraggio di essere noi stessi? si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due incredibili destini. Uno eclettico e inquieto, l’altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s’impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d’acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza.
I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L’iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita, l’infanzia, l’adolescenza, il ratto dell’età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. E ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per quell’età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme.
La voce narrante del protagonista ha la limpidezza poetica, l’ingenua epicità dei grandi inetti della letteratura, s’impenna funambolica, s’immerge tragica e gioiosa nelle mille insenature di questo romanzo che è insieme classico e sperimentale. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l’amore. Scortica pregiudizi, ci espone alla vertigine, ci libera. Ha la solitudine, l’audacia, la virulenza malinconica di tutti gli amori non perdonati, che inseguono l’illusione di uno splendore possibile. Un romanzo che non somiglia a nessun romanzo, perché una storia d’amore non somiglia a nessun’altra storia d’amore.
Ma la storia di Guido e Costantino è anche un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l’archeologia e la contemporaneità… una Roma ventriloqua, lacustre, gli echi della mitologia greca, e una Londra turbìna di stravaganze. Osa addentrarsi nelle pieghe più scomode dell’amore, che sovrasta gli uomini stessi che lo provano, quello che gli artisti da sempre cercano di catturare perché trova nella propria bellezza la ragione di esistere, al di sopra di ogni giudizio.
Margaret Mazzantini ci affida un romanzo ipnotico, dotato di una luce che ti fucila alle spalle, che avanza con l’urgenza folle e anticonformista di un narratore che rivendica il diritto di trasformare la vergogna in bellezza. Il diritto della letteratura, quello di risvegliarci lasciandoci nello stupore di un fragoroso sogno. Perché il vero scandalo sarebbe non aver cercato se stessi. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.

giovedì 28 novembre 2013

Bob Harper fa coming out: "Sono gay"

Sfida all'ultimo chilo, Bob Harper fa coming out:

Bob Harper ha fatto coming out parlando per la prima volta della sua vita privata e della sua omosessualità. Harper, 48 anni, conduce un programma dal titolo originale “The Biggest Loser” e in onda in Italia con il titolo “Sfida all’ultimo chilo”.

“Provengo da un background cattolico molto severo. L’omosessualità, in un certo senso, era sbagliata e così la nascondevo. Ho sempre sentito come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Voglio dimostrare a Bobby che lui non ha bisogno di vivere nella vergogna… Essere gay non significa che sei meno di chiunque altro. E ’solo chi sei’”

“Quando l’ho deciso… ho capito che ci sarebbero stati tanti ostacoli. Ma essere gay non significa essere deboli”

Nuovo Messico, 14enne aggredito perché gay


Nuovo Messico, 14enne aggredito in un centro commerciale perché gay

Un ragazzino di 14 anni è stato aggredito in un centro commerciale solo perché omosessuale, nonostante sia la vittima, il proprietario ha vietato per un anno l'ingresso nel suo negozio sia a lui che l'aggressore.

Il ragazzo stava passeggiando tranquillamente quando ad un tratto è stato violentemente colpito alla testa da un pugno, tutto l'accaduto è stata ripresa da un video da parte di una terza persona amica dell'aggressore per poi finire in rete.
Il giovane ragazzino gay ha ammesso di conoscere il suo aggressore e di aver avuto una discussione online poco tempo