Matrimonio gay in 50 stati entro 5 anni. E' l'obiettivo che le associazioni e la comunità lgbt si è data dopo la storica sentenza della Corte Suprema di ieri secondo cui il Doma (Defence of Marriage Act), la legge che definifa matrimonio solo l'unione tra un uomo e una donna, è incostituzionale, così come la Proposition 8 della California.
"Entro cinque anni, porteremo il matrimonio egualitario in tutti e 50 gli stati" è stato l'impegno preso da Chad Griffin, presidente di Human Rights Campaign durante il discorso pronunciato proprio fuori dalla Corte Suprema.
I prossimi obiettivi su cui associazioni e gruppi lgbt stanno lavorando sono l'Oregon e il Nevada, dove si sta cercando di ottenere un referendum per il prossimo anno, mentre la discussione è approdata in tribunale nelle Hawaii. Una causa è in corso anche in Nuovo Messico, dove la legge è ambigua sull'argomento.
Si dice che a dare inizio alla rivolta fu una transgender, Sylvia Rivera che scagliò una bottiglia contro la polizia. Gli scontri durarono tutta la notte e ripresero la notte successiva e, ancora, un paio di giorni dopo.
Da allora, giugno è considerato il mese dell'orgoglio gay ed è per questo che tradizionalmente i Pride si tengono in questo mese.
Quest'anno gli Usa festeggiano un anniversario di Stonewall certamente speciale: dopo 44 anni da quella notte, infatti, gli statunitensi sono vicini al matrimonio egualitario come non lo sono mai stati prima.
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