giovedì 27 giugno 2013

Ragazzi rumeni per i preti romani: denunciato giro di prostituzione



Un vero e proprio giro di prostituzione maschile, che avrebbe coinvolto anche minorenni, a uso e consumo di alti prelati romani. A denunciarlo è un ex sacerdote, Patrizio Poggi, condannato a sua volta a cinque anni per abusi su minori. 
Secondo quello che l'ex titolare della parrocchia di San Filippo Neri, che ha spiegato ai carabinieri di avere agito per "dovere di tutelare la Santa Chiesa e la comunità cristiana", non si parla di incontri casuali e adescamenti una tantum, ma di un giro bene organizzato e strutturato per il quale adesso sono stati denunciati nove prelati e tre sono indagati. A dare per primo la notizia, è stato ieri il TG de La 7 nell'edizione delle 20.00.
Promotore di tutto sarebbe un ex carabiniere che organizzava "incontri e attività legate alla prostituzione maschile e in particolare minorile".

L'ex militare reclutava i ragazzi, a quanto pare esclusivamente rumeni o dell'Europa dell'est, nella zona della stazione Termini e di via Giolitti utilizzando una macchina insospettabile, con su scritto "Emergenza sangue". Ma non basta, al procacciamento di giovani contribuisce anche il titolare di un'agenzia di modelli in grado di attirare ragazzi con la falsa promessa di introdurli nel mondo della moda e del cinema. E dato che il tutto avveniva, naturalmente, per soldi, pare ci fosse anche un contabile.
Una volta reclutati i ragazzi, avvenivano gli incontri, spesso in chiese della periferia romana ad un costo che andava dai 150 ai 500 euro a prestazione.
Non contento dei proventi così ottenuti, l'ex carabiniere, di cui Poggi ha fatto il nome al Nucleo per la Tutela dell'Ambiente presso cui ha sporto denuncia, era dedito anche al commercio in nero di ostie consacrate acquistate da aderenti a sette sataniche.
Il Vicariato di Roma, emersa la notizia, parla di "piano calunnioso" da parte di Poggi ed esprime "indignazione e sconcerto" per bocca del Cardinale Vicario Agostino Gallini. I preti coinvolti, si legge nella nota, "si riservano ogni azione legale a tutela della loro personale onorabilità".
E c'è chi tira in ballo un "complotto" della famigerata "lobby gay" del Vaticano usando ancora una volta l 'odioso quanto falso binomio gay-pedofilo.

1 commento: