mercoledì 10 luglio 2013

Faac, welfare per le coppie di fatto



BOLOGNA - La Faac lancia il welfare per le coppie di fatto. «Il lavoratore il cui coniuge/convivente sia destinatario di ammortizzatori sociali per un periodo non inferiore a tre mesi continuativi» potrà richiedere l’anticipazione del Trattatamento di fine rapporto «in misura non superiore al 40% dell’importo». Così recita l’accordo tra la multinazionale dei cancelli e la Fiom che nella fabbrica di Zola Predosa storicamente fa il pieno di consensi.
L'INTESA - L’intesa, approvata a stragrande maggioranza dall’assemblea dei lavoratori, è l’ennesimo colpo di scena nella storia del colosso che il fondatore Michelangelo Manini avrebbe lasciato alla Curia bolognese. La Procura, dopo l’impugnazione dei testamenti da parte dei parenti, ha disposto il sequestro delle azioni della multinazionale che nel 2012 ha prodotto un fatturato da 280 milioni. Ma, intanto, i vertici aziendali sono andati avanti con le trattive per il rinnovo dell’integrativo per i circa 190 lavoratori bolognesi (oltre 1.430 quelli in tutto il mondo). E ora un dipendente della fabbrica di Zola con la compagna (o viceversa) in cassa integrazione potrà richiedere l’anticipo di una quota rilevante del Tfr. Così da lenire le sofferenze economiche di coppia.
LA MISURA - Una misura che vale per tutti gli addetti, sia quelli sposati sia quelli che non hanno alcuna intenzione di convolare a giuste nozze. In più la formula generica «convivente» lascia intendere che la clausola possa essere applicata anche a coppie dello stesso sesso. E chissà cosa ne penserà l’Arcidiocesi che da mesi è impegnata nella battaglia per l’eredità Faac. Ma, siccome non si vive di soli diritti, l’accordo integrativo prevede tanti altri benefit. L’azienda per esempio «riconoscerà ai lavoratori permessi retribuiti fino a un massimo di 40 ore all’anno per visite mediche specialistiche, per analisi di laboratorio e radiologiche, per terapie mediche». Tra l’altro la proprietà riconoscerà un contributo «fino a mezz’ora per recarsi alle visite entro la Provincia di Bologna» e «un’ora» per quelle fuori dai confini delle Due Torri.
I SOLDI - E passiamo al portafoglio dei dipendenti. Il premio di risultato per il periodo 2013-2016 ha subito una bella impennata. I dipendenti potranno arrivare a mettersi in tasca fino a un massimo di 1.850 euro all’anno, ben 350 in più rispetto all’intesa precedente. Soddisfatto, ça va sans dire, il sindacalista della Fiom, Nicola Patelli. «A noi e ai lavoratori non interessa il gossip, ma le prospettive aziendali in termini occupazionali e di politica industriale». L’assemblea ha approvato l’accordo, ha spiegato Patelli, «in un clima più che positivo» e «questo è quello che per noi conta. Noi — ha proseguito — non siamo per enfatizzarlo, soprattutto alla luce delle ottime performance aziendali che forse, ma è difficile a dirsi, avrebbero consentito alla società maggior disponibilità». Ma «comunque si tratta di un risultato positivo, ancor più perchè ottenuto nell’attuale difficile assetto societario, che rischia di rendere incerti i referenti ed è influenzato dalle isterie degli ultimi mesi, particolarmente accentuate in questi giorni».

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