martedì 30 luglio 2013

Sassari, calci e pugni a una coppia gay

                                             
SaSSARI
Loro hanno capito subito e hanno tirato dritti. Ma quegli altri, giovanissimi bulli che cercavano a tutti i costi un pretesto per litigare, hanno insistito. Hanno seguito i due ragazzi che passavano per caso in una delle piazzette del centro e continuato a urlare sempre lo stesso slogan: «Noi odiamo i gay, anche i negri ma soprattutto i froci». I due amici hanno capito subito che per loro la situazione si stava facendo troppo rischiosa e così hanno cercato di allontanarsi. Il branco però non li ha lasciati in pace. Finché non si è passati alla mani.  

I due ragazzi, che passeggiavano dopo una cena con amici, sono stati riempiti di pugni, calci e cinghiate e spediti all’ospedale solo perché accusati di essere omosessuali. Uno se l’è cavata con qualche rapida medicazione, mentre all’altro, che è ancora ricoverato, i medici hanno diagnosticato un trauma cranico e facciale. La polizia, chiamata quando il pestaggio era in corso dai titolari di un bar, non ha fatto in tempo a bloccare i quattro aggressori ma i loro volti potrebbero essere stati inquadrati dalle telecamere di sicurezza che riprendono diversi angoli di piazza Tola e piazza Italia.  

L’episodio risale alla notte tra sabato e domenica, ma quello che è successo esattamente si è capito bene lunedì pomeriggio, quando uno dei ragazzi malmenati ha raccontato alla polizia come è iniziata l’aggressione. E tutto sembra essere legato al fatto che i due trentenni siano stati additati e puniti solo per essere omosessuali. Loro, in realtà, non hanno neppure risposto alle provocazioni e si sono seduti in una panchina cercando di ignorare gli insulti. Hanno persino offerto una sigaretta a uno dei bulli che si è avvicinato in segno di sfida. Alla fine, quando i tentativi di riportare la calma sono falliti, è iniziato il pestaggio.  

Uno dei due trentenni è stato colpito con una cinghiata in faccia e appena è finito a terra, incosciente e in un lago di sangue, è stato colpito ancora con calci e pugni. L’amico è riuscito a schivare i primi colpi ma anche lui è finito al pronto soccorso con lividi e ferite. «Abbiamo già acquisito le immagini di diverse telecamere e in poco tempo speriamo di riuscire a individuare i responsabili di questo episodio – annuncia il questore di Sassari, Antonello Pagliei – La nostra comunque non è una città omofoba, credo piuttosto che i due ragazzi siano incappati in una banda che cercava una qualunque scusa per litigare e sfogare la propria violenza». 

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